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Bruno Leoni (1913-67) è stato il più importante esponente italiano del pensiero liberale nel secondo dopoguerra. Prendendo le mosse da una visione radicalmente individualistica della realtà egli si è confrontato con gli argomenti classici della filosofia politica e della filosofia del diritto, ma anche della scienza politica e dell'economia, dandone un'interpretazione originale ed esercitando sul pensiero liberale un'influenza che ancora oggi si rivela feconda e duratura. Il suo individualismo integrale e il suo approccio multidisciplinare alle scienze umane ne hanno fatto un innovatore e un pioniere, ma sono probabilmente anche tra le cause del lungo oblio che, almeno in Italia, ha accompagnato la sua riflessione. Oggi, ad un decennio dalla sua riscoperta italiana e dopo vari studi ed interpretazioni, il suo pensiero è finalmente emerso nella sua interezza. Questo volume, grazie anche all'autorevolezza degli autori e alla loro appartenenza a discipline e tradizioni di pensiero diverse, rappresenta un esaustivo bilancio su una delle figure più originali e controverse della riflessione politologica e giuridica nel nostro paese.